In questi giorni c’è stato un grande parlare circa l’iniziativa partita da Reuven Cohen e subito seguita da molti altri utenti (tra cui il brillantissimo ) volta alla creazion di un manifesto relativo al cloud computing o, meglio l’ambito “open” legato al CC o, ancora più precisamente, riguardo la creazione di una piattaforma open e free dedita allo sviluppo/implementazione del CC.
Il motivo principale è legato alla possibilità per i “fruitori” del cloud di potersi muovere tra piattaforme di Cloud Service Provider differenti senza dover incappare in problemi di incompatibilità e, di conseguenza, trovandosi di fronte alla necessità di dover riscrivere gran parte delle loro applicazioni solo per “sposare” la nuova infrastruttura.
A tale proposito vi segnalo il sito di riferimento per il manifestogate (come lo chiama James Urquhart) e sul quale potrete seguire aggiornamenti eventuali al manifesto e un altro link per ascoltare una discussione a cui ha partecipato sempre Urquhart proprio sul manifesto e scaricabile da qui in mp3.
Dietro alla nascita di questo manifesto c’è stato ovviamente che si è dato un gran da fare per screditare l’idea di “non imporre” uno standard chiuso che legasse i consumatori ad un brand unico. Tra questi vediamo Amazon (e vedi un po’) e una vecchia conoscenza del passato (sugli standard chiusi): Microsoft.
La sua controcampagna, di fatto ha dato una visibilità inaspettata al CC e al suo nascente manifesto.
La comunità tutta ringrazia sentitamente.
D.G.
P.S. La foto in testa l’ho scattata io.