Da quando l’attuale governo ha deciso di mettere mani anche sulla questione “auto storiche”, le cose per gli appassionati del settore si sono complicate non poco. Primo tra tutti i problemi, quello di seguire più o meno in tempo reale, l’andamento del disegno di legge proposto prima alla camera e, successivamente, al senato.
Seguire l’iter dai siti specializzati (sia di auto che di moto), è cosa praticamente impossibile: venduta la notizia della modifica dell’articolo 63 della Legge 342/2000 (e dopo aver fatto avvelenare centinaia di affezionati possessori di auto e moto storiche), la giostra è finita. Blackout totale.
Dopo aver lasciato la Camera, il testo è rimasto nell’oblio per diversi giorni fino a ieri. Le varie commissioni e l’assemblea si sono messi a tavolino e, complice l’intervento di FMI e ASI per l’inserimento di una serie di emendamenti, sono state introdotte alcune modifiche al disegno originale.
Sfortunatamente, non è solo l’approccio “tanto al chilo” del governo in materia di auto storiche che viene fuori. Un altro aspetto tristemente notato dal sottoscritto è che volendo seguire l’andamento di un determinato argomento, sappiate che sarete destinati ad una sorta di caccia al tesoro dove, nella migliore delle situazioni, troverete decine di testi, sbriciolati, senza un indice chiaro ma che, almeno, vi consentirà di effettuare ricerche all’interno degli stessi. Ciò significa che, dopo qualche ora dalla pubblicazione, anche i motori di ricerca sapranno della loro esistenza (cosa assolutamente da non sottovalutare).
Se vi dirà proprio male, male, il testo sarà un ciclostile acquisito elettronicamente ma non convertito. In pratica “immagini” all’interno delle quali non sarà possibile effettuare alcun tipo di ricerca”.
A questo punto, dopo aver compiuto un po’ di ricerche, condivido con voi i risultati del testo emendato in Senato e, se non erro, in corso di discussione e conseguente approvazione.
I lavori, nella giornata di oggi, 19 dicembre, 2014, andranno avanti per tutta la serata fino alla mezzanotte, ad occhio e croce.
La domanda, di nuovo è: Quale destino per le auto storiche?
Da appassionato di auto storiche, qualche che sia la soluzione, spero che esca un testo “sensato” in grado di consentire agli appassionati e proprietari di tenere dei pezzi di storia che non necessariamente individuano nei proprietari, dei ricconi possidenti. Spesso si tratta di persone normalissime che decidono di possedere auto dal dubbio valore economico ma dal grande interesse affettivo.
Di seguito i testi raccolti sul sito del Senato. Buona lettura.
3.248 (testo 2)
BONFRISCO, D’ALÌ, CERONI, GIBIINO, MALAN, MANDELLI, MATTEOLI, MILO, GALIMBERTI, D’AMBROSIO LETTIERI, LIUZZI, FALANGA, EVA LONGO, ARACRI, PAGNONCELLI, TARQUINIO, BRUNI, PERRONE, IURLARO, MINZOLINI, ZIZZA, D’ANNA, SCAVONE, RUVOLO, COMPAGNONE, FILIPPI, DI BIAGIO, BROGLIA, VACCARI
Sostituire il comma 33 con il seguente:
«33. All’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, sono apportate le seguenti modificazioni:
al comma 1, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente: “L’esenzione è subordinata alla certificazione rilasciata dall’ASI e per i motoveicoli anche dall’FMI, secondo i criteri vincolanti stabiliti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.”;
il comma 3 è sostituito dal seguente: “3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati previo esame di ogni esemplare, con propria determinazione, dall’ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI, mediante rilascio idoneo certificato attestante il particolare interesse storico e collezionistico dello stesso. Tale determinazione è aggiornata ogni quattro anni.”;
e) al comma 4 sostituire le parole “di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli” con le parole: “di euro 75,00 per gli autoveicoli di euro 35,00 per i motoveicoli”.»
BONFRISCO, D’ALÌ, CERONI, GIBIINO, MALAN, MANDELLI, MATTEOLI, MILO, GALIMBERTI, D’AMBROSIO LETTIERI, LIUZZI, FALANGA, EVA LONGO, ARACRI, PAGNONCELLI, TARQUINIO, BRUNI, PERRONE, IURLARO, MINZOLINI, ZIZZA, D’ANNA, SCAVONE, RUVOLO, COMPAGNONE, FILIPPI, DI BIAGIO
Dopo il comma 33, aggiungere il seguente:
«33-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto, da emanarsi entro 6 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, provvede, avvalendosi dell’Automobilclub Storico Italiano (ASI), alla ricognizione dell’intero parco degli autoveicoli di interesse storico e collezionistico. Il Ministro dell’economia e delle finanze dispone, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, il monitoraggio dell’attuazione dell’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, come modificato dal comma 33, e presenta al parlamento un’apposita relazione sugli effetti finanziari e di gettito per le eventuali modifiche da apportare alla norma stessa.»